Categoria: Asti Contemporanea n. 13
Editore: ISRAT
Biblioteca: ISRAT
Luogo: Asti
Anno: 2011
File: atco000120.pdf

Recensione

È l’alba. Rimpiango il profumo del caffè, nero; rimpiango quelle ore passate alla finestra aperta, mentre la prima luce intorpidita accarezzava a stento le falde dei tetti, strappando alla notte la signoria della città; rimpiango i primi motori che ormai avevano placato lontani l’avido silenzio. Allora m’inebriavo di Sole, ora non posso che contemplarne l’aberrazione: una pallida, fragile lampadina impiccata alla ruggine di un cavo. E se il tramonto è schiavo di un interruttore, essa non fa che irradiare l’ombra perpetua di questa stanza, di questa cella, di questa tomba. Ma quando il cemento di un sepolcro è l’unica via per sfuggire all’odio e al crepitare delle bombe, dov’è la differenza tra la vita e la morte? Dove il confine che le separa? La risposta mi sfugge. Non la trovo nel ronzio del generatore né nei muri spogli. Si nasconde.[...]

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